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Ecobonus 2023: l'identikit della detrazione

  • 13 / 02 / 2023

Anche per l'anno in corso, il 2023, è stata confermato il fondamentale incentivo rappresentato dall'Ecobonus, ovvero quel gruppo di interventi di efficientamento energetico degli edifici che, se commissionati e regolarmente eseguiti, permettono al contribuente di accedere ad un "premio", ovveri una detrazione dell'imposta lorda dovuta, calcolata in percentuale alla cifra spesa per l'intervento stesso.
Sei curioso di sapere a chi spetta l'incentivo, quali sono gli interventi ammessi e come funziona? Se si, questo approfondimento fa al caso tuo.

 

Ecobonus 2023: chi può beneficiarne?

L'Ecobonus 2023 spetta sia alla persona, sia fisica che giuridica, che versi IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) oppure IRES (Imposta sul Reddito delle Società). La detrazione massima beneficibile annuale può ammontare sino al totale dell'imposta dovuta (stante il rispetto dei massimali, di cui parlerò poi).
Esempio:
Imposta lorda da versare pari ad 100€ meno detrazione ecobonus di 70€ uguale imposta netta 30€.
Tuttavia, se la detrazione superasse l'imposta lorda, quest'ultima si azzererebbe, ma non darebbe origine ad un rimborso pari alla differenza.

 

 

Ecobonus 2023: quali sono gli interventi ammessi?

Le spese agevolabili sono molteplici e riguardano tutti gli interventi che hanno l'obiettivo di rendere più efficienti gli edifici esistenti (ergo, no nuove costruzioni).
Per citarne alcuni:

 

  • posa in opera di cappotto termico;
  • installazione di impianto fotovoltaico;
  • sostituzione di serramenti comprensivi di infissi;
  • sostituzione della caldaia o degli impianti di riscaldamento invernale.

A questi va poi esteso il beneficio a tutti gli interventi complementari al principale (a titolo di esempio, insieme al cappotto è agevolata la pittura delle pareti oppure l'installazione di nuovi davanzali), stante il rispetto dei massimali di spesa, sia di quelli agevolabili tipici dell'Ecobonus, che particolari e descritti nell'allegato A del Decreto 14 febbraio 2022 e consultabili qui.

Nel nostro caso, quello dei serramenti, dobbiamo considerare un massimale detraibile generale fissato a 60.000,00 € (ovvero una spesa di 120.000,00 €), ed una serie di massimali particolari, tra cui 900,00 € ogni metro quadro di serramento comprensivo di chiusura oscurante, 780 € ogni metro quadro di serramento senza oscurante, 276,00 € ogni metro quadro diu chiusura oscurante o schermatura solare con esposizione da est a ovest passando per sud (costi validi per il nord Italia), esclusi di IVA e spese per lo smontaggio del vecchio, lo smistamento al piano ed il montaggio del nuovo. 
ATTENZIONE: le spese per lo smaltimento dei serramenti sostituiti non sono detraibili, come specificato dall'Agenzia delle Entrate stessa.
Esempio:
Sostituisco una finestra da 120x140 cm, che sviluppa 1,68 metri quadri di superficie. Se l'acquisto si limita alla finestra, la spesa massima detraibile è di 1,68*780, ovvero poco più di 1.300,00 €. Se aggiungo anche la chiusura oscurante la spesa sale a circa 1.500,00 €, a cui vanno aggiunte le spese fuori dal massimale di cui sopra.

 

Ecobonus 2023: come funziona?

Effettuato l'ordine, affinchè la detrazione sia efficace è importante ricordarsi di:

 

  • effettuare il pagamento con un particolare tipo di bonifico bancario, detto parlante, dove risulta essere evidente l'agevolazione che di cui si intende beneficiare;
  • inviare apposita comunicazione all'ENEA, l'agenzia che si occupa di nuove tecnologie, energia e sviluppo economico sostenibile, attraverso questo portale (pena la perdita del beneficio).

Fatto ciò, è importante ricordarsi di inserire la spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi.
Ma in quale misura?
Risulta ora necessario calcolare l'ammontare annuale della detrazione, che equivale ad 1/10 della spesa agevolabile, per una durata di 10 anni.
Torna ancora utile un esempio:
La spesa sostenuta è di 1.800,00 €, ed è congrua con i massimali. Questa spesa mi permette di beneficiare di 900€ di detrazione IRPEF o IRES (a seconda che io sia, come detto, una persona fisica oppure giuridica), ovvero 90€ all'anno per 10 anni. Annualmente verso allo Stato 100€ di imposta. Al netto della detrazione, l'imposta che dovrò versare per i prossimi 10 anni sarà di soli 10€

 

Il mio fornitore di beni o servizi ha qualche obbligo normativo?

La risposta è si. Il tuo fornitore di beni o servizi deve essere preparato a rispondere ad ogni tua domanda in merito alla detrazione fiscale. Inoltre, il tuo fornitore deve fornirti una serie di documentazione tecnica ed amministrativa che attesiti il rispetto dei massimali di spesa, dei requisiti tecnici dell'intervento e della regolarità degli oneri contributivi.
La mancanza, soprattutto, di questo ultimo elemento è causa della perdita del beneficio della detrazione. 
Quindi, se vuoi un consiglio: meglio una verifica di scurpolo in più che una in meno.

 

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