La visione aziendale non può più prescindere dalla sostenibilità dei suoi processi, e ritengo che ormai sia un concetto ben chiaro a chiunque.
Ma quante sono le volte in cui i buoi propositi vengono vanificati da abitudini radicate e difficilmente modificabili? Mi riferisco anche (e soprattutto) a piccoli gesti che fanno la nostra quotidianità, quali una luce dimenticata o volutamente lasciata accesa, un eccessivo utilizzo di caloriferi per voler stare in casa in t-shirt, un'uscita in auto per un tragitto tranquillamente percorribile se non a piedi quanto meno in bici.

Oggi siamo in tanti ad essere predicatori di sostenibilità, ma in pochi a voler intraprendere azioni concrete verso tale scopo!

E questo perché? Perché essere sostenibili vuol dire innovare, ed innovare vuol dire cambiare le abitudini, e cambiare le abitudini vuol dire rinunciare, sacrificare, fare fatica. Inoltre, se sei un'impresa, un'azienda, vuol dire scommettere, rischiare.

Questo articolo è la storia della nostra scommessa. Anzi, il resoconto di tutte quelle azioni che sono state compiute realmente per voler essere sostenibili: